"C'è un problema
dell'elettrodomestico in Europa. In questo momento molte grandi
multinazionali hanno annunciato ridimensionamenti e
ristrutturazioni. Quindi Innanzitutto c'è una responsabilità
europea su cui il governo italiano dovrebbe intervenire".
Lo ha detto ad Ancona il segretario della Fiom Cgil Michele
De Palma che ha partecipato all'assemblea dei lavoratori
Fincantieri, a proposito delle vicende Ariston in Russia (un
decreto presidenziale di Vladimir Putin ha messo la controllata
Ariston Thermo Rus sotto la gestione temporanea di Jsc Gazprom
Household Systems) e della crisi del settore del bianco nel
Fabrianese.
"Ormai siamo ad un punto su cui già decidere il Paese che
cosa vuole essere. -ha affermato De Palma - Se vuole essere un
Paese che ha un autonomia, un'indipendenza industriale oppure no
oppure se vogliamo essere un Paese che compra le produzioni
fatte altrove". "Qui c'è il nodo elettrodomestico - ha avvertito
il segretario Fiom Cgil -: è uno dei settori principali del
nostro Paese insieme alla siderurgia, alle telecomunicazioni,
insieme all'automotive. Il Governo deve decidere quali sono gli
investimenti, non con gli incentivi all'acquisto del
elettrodomestico perché con quelli non si fa politica
industriale, ma invece sugli investimenti da fare sulle
produzioni e sulla garanzia occupazionale della produzione di
ricerca e sviluppo nel nostro Paese. Questa la sfida che
lanciamo nei confronti del governo e del sistema delle imprese
nel nostro Paese".
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