Pubblico delle grandi occasioni
ieri sera all'Istituto Italiano di Cultura di Madrid per
l'inaugurazione della mostra 'Palermo Mon Amour': le foto di
Enzo Sellerio, Letizia Battaglia, Franco Zecchin, Fabio Sgroi e
Lia Pasqualino, che hanno indagato con sguardi diversi la storia
di Palermo e il suo immaginario poetico, in un racconto per
immagini che dagli anni 50 arriva al 1992. L'esposizione,
visitabile fino al 29 giugno, è un progetto espositivo della
Fondazione Merz, inaugurato a Torino lo scorso anno e curato da
Valentina Greco. Grazie alla collaborazione con l'Instituto
Cervantes, nella tappa madrilena si arricchisce di fotografie di
Begona Zubero, realizzate durante la sua lunga permanenza a
Palermo nel 2020.
L'occasione per esplorare 'gli intrecci profondi fra Italia
e Spagna che condividono una ricca esperienza culturale fin dai
tempi dell'impero romano", come ha evidenziato il direttore
generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del ministero
degli Affari Esteri e della Cooperazione della Repubblica
italiana, Alessandro de Pedys. Ma anche "il segnale delle nostre
attese per il memorandum d'intesa firmato con l'Istituto
Cervantes per sviluppare insieme attività e progetti in nome
dell'identità comune', L'inaugurazione ha tenuto infatti a
battesimo l'accordo sottoscritto dal responsabile della
direzione generale da cui dipende la rete degli Istituti
Italiani di cultura all'estero con la segretaria generale
dell'Instituto Cervantes, Carmen Noguero. il primo nell'ambito
della diplomazia culturale. Prevede che le sedi dell'Instituto
Cervantes e della rete di Istituti Italiani di Cultura nel mondo
possano avviare progetti comuni e programmi di scambio in Paesi
terzi, specialmente in Maghreb, Africa subsahariana, Asia
Pacifico e America Latina, per massimizzare l'impatto delle
rispettive azioni di promozione.
"E' il primo accordo e farà da apripista ad altri. L'idea è
portarlo a livello europeo perché possa coinvolgere tutti i
membri Ue associati nella promozione culturale rispetto a Paesi
terzi"., ha poi spiegato all'Ansa il direttore per la Diplomazia
Pubblica e Culturale della Farnesina, Alessandro de Pedys.
"Questa mostra plasma questa prima intesa, che intende dare
continuità e rafforzare l'interlocuzione in essere tra la Spagna
e l'Italia nell'ambito della diplomazia culturale", ha
evidenziato Carmen Noguero. "E' l'inizio di una collaborazione
che sono certa arriverà molto lontano", ha aggiunto. Per poi
segnalare che l'integrazione nella mostra dello sguardo di
Begona Zubero, con l'esplorazione dello spazio urbano di
Palermo, come memoria viva delle influenze multiculturali
ricevute, è "il segno dell'importanza di un dialogo non solo fra
territori ma fra gli artisti, perché il pubblico possa godere
della cultura dei nostri Paesi".
A fare da anfitrione, la direttrice dell'Iic di Madrid,
Marialuisa Pappalardo. "E' una grande emozione per noi
accogliere nei nostri spazi lo sguardo di cinque fotografi
italiani straordinari, che hanno gravitato attorno al capoluogo
siciliano, raccontando il loro presente e consegnandolo alla
nostra storia", ha assicurato. Nel ringraziare la fondazione
Merz e l'Instituto Cervantes, in particolare la sede di
Palermo, con il direttore Juan Carlos Reche, presente
all'inaugurazione, per la collaborazione che ha propiziato la
partecipazione di Begona Zubero. "Il progetto dell'esposizione,
che si avvale della collaborazione dell'Archivio Letizia
Battaglia e dell'Archivio Enzo Sellerio, è per noi molto
importante e si inserisce nel dialogo di lunga data che la
Fondazione Merz coltiva con il territorio siciliano", ha
segnalato la Beatrice Merz, presidente della Fondazione. "Spero
che la mostra che racconta la storia d'Italia possa viaggiare in
altri Istituto di cultura all'estero", ha aggiunto. Da parte
sua, la curatrice Valentina Greco, ha dato le chiavi di lettura
"per entrare nel paesaggio visivo dell'esposizione, ispirata al
romanzo 'Hiroshima Mon Amour' di Marguerite Duras".
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